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Alluvione in Sardegna, l’ennesima coincidenza?

Un altro sconvolgimento climatico, ancora una volta una parte della nostra cara amata terra è stata vittima dell’ennesimo capriccio di Madre Natura. Stavolta è toccato alla mia Isola, alla mia Terra…è toccato alla Nostra Sardegna. Sembra quasi un gioco del destino, la terra dove il sole la fa da padrone, una terra abituata a fronteggiare ben altre calamità naturali come gli incendi, la siccità…da queste parti il problema legato all’acqua è dovuto alla sua scarsità…non di certo alla sua “troppa abbondanza”. Anche se un po’ presto vorrei dare un po’ di dati per renderci conto dell’entità della catastrofe:

Oltre 3000 gli sfollati senza una casa, sono 16 le vittime certificate e un disperso, la zona più colpita è stata la Sardegna centro-orientale dalle parti di Nuoro e Olbia, a seminare morte e distruzione è stata una “bomba d’acqua” che in neanche 24 ore ha scaricato la pioggia che “normalmente” si registra in sei mesi.

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E adesso? Come al solito ci ritroviamo al giochino tanto amato qui in Italia, si inizia a cercare il colpevole, a lamentarsi degli abusi edilizi, del mal governo, dell’ennesima superficialità nel costruire case e infrastrutture….insomma come al solito si grida in coro….SI POTEVA EVITARE!!

Partiamo da un presupposto che ben tutti ormai conosciamo, e cioè che l’Italia è un vero e proprio paese dei balocchi, dove si costruisce comunque e dovunque, spesso con appalti taroccati e materiali di dubbio valore…etc..etc.. Si potrebbe scrivere un poema su tutto ciò!

Io invece vorrei porre l’attenzione su un’altra constatazione: Questa Alluvione si poteva realmente evitare? Se come dicono tutti siamo di fronte ad un evento eccezionale, come ci si poteva preparare ad evento così catastrofico? Come detto prima in un solo giorno in Sardegna è sceso un quantitativo d’acqua pari a quello di sei mesi, con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo (NU). Il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ha detto: “ Dobbiamo Riconoscere che siamo davanti a un fatto eccezionale. La piena che ha interessato la diga che sta sopra a Torpe è stata considerata una piena millenaria”.

Dando uno sguardo un po’ in tutto il mondo non è difficle notare come questa serie di eventi definiti “eccezionali” siano ormai diventati una routine, anche in Italia che da sempre è rinomata per un clima mite.

Senza entrare troppo nel tecnico quando si devono realizzare opere come strade, ponti etc.. lo si fa anche in base una media delle pioggie cadute di solito negli ultimi 100-200 o più anni. Grazie ai valori tabellati presi dal Servizio Idrografico Nazionale le portate di fiumi e torrenti si calcolano in base ad una pioggia di progetto che non travalica il valore massimo di 100 mm/h. Preparasi ad un evento di oltre 450 mm/h significherebbe dover ridimensionare qualsiasi opera, aumentando l’altezza dei ponti, degli argini, dei tombini etc. etc almeno del doppio rispetto a quelle attuali, cosa alquanto improbabile.

Quindi se vogliamo continuare a dare la colpa all’eccessiva cementificazione, alla mancanza di manutenzione e ad una superficialità politica e amministrativa facciamolo pure, ma per quanto giusta e legittima non è questa la strada.Non si progetta un palazzo con pilastri più grandi del doppio, in assenza di dati statistici che ne giustifichino le dimensioni. Se in mille anni di tempo di ritorno si sono verificati terremoti al massimo di 5° della scala Richter non si progetterà tenendo conto di terremoti del 10°.

Non vi sembra che tutto questo lamentarsi e discutere sul “si o non si poteva evitare” e le conseguenti polemiche sia un po’ come buttare del fumo sugli occhi di tutti? In questi giorni su blog e social network sta prendendo sempre più voce una notizia inquietante e cioè che il temuto Ciclone Cleopatra che ha devastato la Sardegna non è un fenomeno naturale ma bensì un fenomeno indotto artificialmente grazie all’utilizzo della Geo-Ingegneria e quindi delle celeberrime Scie Chimiche.

Queste le immagini mostrate da Rosario Marcianò (uno dei maggiori esponenti “anti-scie schimiche” in Italia) sul suo profilo facebook, le immagini mostrano un cono di origine dalle coste dell”Africa ma nessuna fonte anticiclonica sul Tirreno.

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Ma perchè la Sardegna? Perchè proprio questa terra? A quale scopo?

Facciamo un passo indietro di qualche giorno, come ben tutti sappiamo le Filippine sono state scosse da un terribile tifone che ha provocato oltre 4000 vittime e centinaia di migliaia di sfollati.

Secondo i meteorologi si è trattata di una delle tempeste più forti che abbiano mai colpito la terraferma da quando esistono misurazioni. Nelle Filippine, i venti hanno raggiunto una velocità massima di 275 chilometri orari, le onde un’altezza di 15 metri e sono caduti fino a 400 millimetri di pioggia in poche ore. Non c’è niente che vi suona familiare?

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Il 5 novembre 2013 è stato reso pubblico il fatto che Usa e Filippine sono in contrasto in merito alla volontà americana di avere più basi militari nel territorio, lo scorso ottobre il Segretario di Stato americano John Kerry ha addirittura cancellato una visita nelle Filippine.

Gli Stati Uniti vogliono quelle basi militari e vogliono portarci aerei, navi ed altre attrezzature. Il segretario alla Difesa Filippine Voltaire Gazmin ha dichiarato che è in atto una disputa sul fatto che siano le Filippine o gli Stati Uniti a controllare queste basi.

Gazmin ha detto: “Che cosa accadrebbe se non avessimo accesso a quelle basi ? Quelle basi militari sembrerebbero solo loro”. E’ già dal 1991 che il governo filippino ha votato a favore la cacciata dei militari americani dal loro territorio,legge modificata nel 1999 che concede le visite temporanee militari come esercitazioni congiunte. In seguito al tifone gli Usa stanno inviando un sacco di uomini e mezzi militari….ma che strano vero?

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Possiamo facilmente intuire che un paese in ginocchio come le Filippine ,messo sotto pressione, potrebbe ora essere convinto a lasciare l’esercito americano sul territorio nazionale, anche dopo il disastro. Sono in tanti ora a collegare le due cose, ci sono fonti che parlano di impulsi di microonde artificiali ricollegabili ad una base statunitense nel Pacifico.

Qual’è la verità? Calamità creata ad hoc artificialmente oppure soltanto un fenomeno naturale di “estrema puntualità”?

Ma ritornando alla Sardegna e sulle motivazioni del disastro, seguendo questa ipotesi ci dovremmo chiedere “cosa ha fatto di male”? A chi ha dato fastidio?

Il Consiglio regionale ha approvato, il 6 novembre, la proposta di legge istitutiva dell’autonomia fiscale che modifica due articoli dello Statuto dell’isola. Nella legge è stata inserita anche la possibilità per la Sardegna di disporre di agevolazioni, esenzioni e detrazioni d’imposta, anche modificando o azzerando le aliquote, ed è stato approvato un emendamento che dispone che la Regione possa accertare e riscuotere i tributi iva, irpef e accise dopo un’intesa con lo Stato. La tappa finale di questo percorso sarà l’applicazione a tutta l’isola della zona franca integrale, cioè la possibilità di esser riconosciuta come territorio escluso dalla linea doganale per quanto riguarda la legislazione fiscale e doganale, con l’abolizione quindi di iva, accise e dazi. (leggi qui)

In poche parole gli abitanti dell’Isola dovrebbero pagare allo Stato molte ma molte men tasse e se consideriamo il fatto che è il primo passo per dotarsi di una moneta propria locale, stampata localmente, riconsegnando agli abitanti quella Sovranità Monetaria, di cui gli Italiani sono stati derubati sin dal 1982, con il distacco del Ministero del Tesoro dalla Banca d’Italia e successiva “privatizzazione” di quest’ultima, non è necessario aggiungere altro. Anche se cose da aggiungere ce ne sarebbero tantissime:

La volontà del popolo sardo alla chiusura di installazioni militari americane (anche qui soltanto una coincidenza) per motivi di inquinamento sfrenato;

La produzione a km 0 tanto amata e vanto della Sardegna e tanto odiata dalle multinazionali;

La strada percorsa in regione sulla free energy con tante proposte interessanti e promettenti;

E dulcis in fundo vi mostro questa immagine molto interessante dove viene mostrato il percorso che avrebbe dovuto fare il gasdotto collegante l’Algeria all’Europa, gasdotto non voluto dal popolo Sardo e considerato dai governanti di strategica importanza!!

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Tutte coincidenze? Può essere…Tutta colpa del Riscaldamento Globale? Può essere….Tutta colpa della superficialità made in Italy? Può essere….Tutto può essere…

 

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saltoquantico Daniele Penna

[author] [author_image timthumb=’on’]http://www.saltoquantico.net/wp-content/uploads/2013/11/mark84.png[/author_image] [author_info]Blogger giovane, si affaccia da poco nel mondo della “vera” informazione online, appassionato di Fisica Quantistica e Legge dell’Attrazione. Oltre a scrivere per il Salto Quantico possiede un blog “Pane e Circo” sulla controinformazione e sul cambiamento personale. [/author_info] [/author]

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