Misteriosi filamenti cadono dal cielo: fenomeno naturale o polimeri di origine militare?
Cosa sono veramente questi filamenti bianchi appiccicosi che cadono dal cielo dopo la metà di ottobre in molte parti d’Italia?
Questa volta ho deciso di aprire l’articolo con una domanda per portare all’attenzione il quesito al quale in tanti, dai cittadini fino alla stampa e al web, stanno cercando di dare una risposta.
Ci sono tantissimi pareri discordanti, alcuni sostengono che sia una bufala e che questi filamenti non siamo altro che il fenomeno definito “Ballooning”, conosciuto da oltre 2000 anni e che si verifica nei mesi di ottobre-novembre di ogni anno. Secondo gli “esperti” questo fenomeno sarebbe un “particolare” modo di migrare dei ragni che, portatisi in punti alti, formerebbero queste ragnetele e le userebbero poi come paracadute, lasciandosi trasportare dal vento. Altri invece, sostengono che siano polimeri di origine militare rilasciati dalle scie chimiche.
Verso la fine d’ottobre, dopo numerose segnalazioni dei cittadini, è stata divulgata questa notizia con toni scettici e dubbiosi e sono stati “frettolosamente” eseguiti i primi esami di laboratorio per verificare l’entità di questi filamenti, ma ovviamente le prime analisi hanno confermato la tesi del fenomeno “Ballooning”, descritto sopra.
Così come per le scie chimiche, i media, le istituzioni e i politici tacciono, nessuno indaga, nessuno si pone domande, nessuno approfondisce l’argomento con ulteriori e più approfonditi esami di laboratorio e nessuno va a capo di questa storia. Perché? Perché nessuno si vuole mai prendere delle responsabilità? Forse ancora una volta questi “schiavi del sistema” tacciono pur conoscendo già la risposta a tutte queste domande…
Un laboratorio certificato francese ha eseguito e ripetuto più volte le analisi su questi filamenti e ha confermato che non si tratta di ragnatele di aracnidi, bensì di fibre composte da ftalati, componenti chimici di sintesi, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti dei motori aeronautici.
Da qui possiamo facilmente associare la caduta e la dispersione dei filamenti con il passaggio degli aerei militari e civili impiegati nelle irrorazioni a bassa ed alta quota.
Dobbiamo portare alla luce queste notizie, dobbiamo far sì che le persone si “risveglino” e si pongano finalmente delle domande.
Ora traete voi le vostre conclusioni… fenomeno naturale o polimeri di origine militare?
Un Grazie a Laura per la collaborazione
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