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USDA Ammette lo sterminio di Uccelli, Colture e Api

Il dipartimento dell’agricoltura del governo degli Stati Uniti (USDA=United States Department of Agriculture) è stato recentemente bersagliato da polemiche per l’ammissione di assalti da loro commessi contro la natura, dopo molteplici indagini che hanno rivelato delle manipolazioni deliberate su piante ed animali. Queste indagini hanno finalmente posto fine al mistero riguardante la morte di milioni di uccelli, attraverso i documenti della USDA che testimoniano il ruolo avuto dalla stessa organizzazione nell’enorme carneficina.

Oltre all’enorme quantità di uccelli morti, si scopre che la USDA era pienamente cosciente di come l’uso di un popolarissimo diserbante chimico fosse un killer per le api, che potrebbe aver infatti dato una mano al declino delle api.

L’ USDA ha inoltre minacciato l’integrità genetica dei raccolti dell’intera nazione. Questa informazione è emersa tramite l’approvazione illegale da parte della USDA alla semina biotecnologica delle barbabietole da zucchero operata dalla Monsanto. Questi sono solo alcuni della lunga lista dei crimini della USDA che continuano a saltar fuori.

Nel dicembre del 2010, un mistero colpì il mondo: dal Texas alla Svezia si verificarono delle morti concatenate di grandi quantità di pesci e uccelli.

Il primo fenomeno di questa serie di strani eventi ebbe luogo in Arkansas, dove 3.000 uccelli caddero dal cielo. Nei giorni e nelle settimane successive, furono riportati incidenti simili senza una plausibile spiegazione. La motivazione è stata oggi scoperta, grazie ai documenti riportati sul sito web della USDA.

Affermando di voler proteggere gli agricoltori dai predatori dei raccolti, gli uccelli furono vittime di un programma governativo poco conosciuto. Come altri milioni di animali facenti parte del programma denominato Bye Bye Blackbird (letteralmente: Addio merli) creato negli anni ’60, gli uccelli vennero avvelenati e uccisi poiché considerati dannosi e molesti per i coltivatori. Tra l’altro è importante notare come in realtà molti di questi tipi di animali non rappresentano assolutamente alcuna minaccia diretta per gli agricoltori.

Negli anni Sessanta la USDA costituì un programma riferito a quello del Bye Bye Blackbird. Questo programma è il solo responsabile delle morti di massa che ultimamente hanno riguardato milioni di uccelli presenti in tutta la nazione. Nel 2009 la sola USDA avvelenò ed uccise più di 4 milioni di uccelli. I documenti pubblicati sul sito web governativo constatano se le morti furono più o meno intenzionali. Potete trovare un numero estremamente grande, come 22.276 di merli marchiati come “intenzionalmente uccisi”.

Qui qualche dato fornito dalla stessa USDA: 

Vaccaro testa bruna (Molothrus): 1,046,109

Storni europei: 1,259,714

 

Merli dalle ali rosse: 965,889 

Oche canadesi : 24,519

Piccioni: 96,297

Gracole: 93,210

Questi numeri si riferiscono soltanto all’anno 2009. Non dimentichiamoci di tutto il tempo passato, a partire dagli anni ’60 quando il programma fu creato, in cui gli animali sono stati ammazzati.

Secondo la rivista Natural News:

Un coltivatore del Nebraska si lamenta del fatto che gli storni defecano sui suoi mangimi. La risposta a questo indovinello evidentemente non è semplicemente proteggi e ricopri il tuo mangime ma piuttosto chiamare la USDA e chiedergli di avvelenare migliaia di uccelli. La USDA acconsente, dato che questa sembra essere un’idea brillante. Così immettono un veleno denominato DRC-1339 e permettono a migliaia di uccelli di cibarsi su quel veleno.

“Le mucche son nate per mangiare l’erba. Se per far ingrassare la mucca le dai  del grano e gli uccelli vi si avventano per mangiarselo loro, pensi che il problema siano gli uccelli ma in realtà sei tu che stai nutrendo la mucca col cibo sbagliato!! Se allevassi le tue mucche sull’erba, gli uccelli non andrebbero a rubar loro il cibo e tu non sarai così costretto a doverli avvelenare.

“Vedete, quando un elemento ecologico va fuori il suo equilibrio (come per esempio cibare le mucche col grano), esso causa altri problemi che devono essere risolti in qualche modo distruttivo (come l’avvelenamento degli uccelli). Questo ciclo di disarmonia continua ed accresce fino a che tutti gli ecosistemi vanno fuori equilibrio. Allora la USDA si presenta con un camioncino pieno di veleno iniziando il suo lavoro di avvelenamento. La soluzione non è continuare ad avvelenare gli animali e provare a controllare le popolazioni tramite agenti chimici tossici, ma piuttosto ritornare ai metodi di coltivazione olistica che rispetti la “rete della vita” così da lavorare in armonia con la natura, e non trattarla invece come nemica.”

Il governo sta commettendo ciò che la maggior parte delle persone chiamerebbe CRIMINE. Uccidere quantità massicce di animali col veleno è un atroce atto di violenza contro la natura che non dovrebbe essere tollerato né incoraggiato. La gente non è autorizzata a cacciare in alcune zone degli Stati Uniti, invece il governo è autorizzato ad ammazzare milioni di animali in una volta. C’è qualcosa di terribilmente sbagliato in questo scenario.

 Negli ultimi anni in nord America la popolazione delle api da miele è precipitata. Ciò è importante perché l’impollinazione delle api è cruciale per la fertilizzazione di molti raccolti. Così come molte potenziali spiegazioni sulle misteriose morti degli uccelli, diverse teorie son state avanzate per chiarire questo declino del numero delle api.

Radiazione elettromagnetica, malnutrizione e clima sono stati al centro delle discussioni dei critici che cercavano una risposta al dilemma. Tuttavia recentemente, un documento fu filtrato rivelando che il pesticida anti-api messo in uso dalla EPA potrebbe essere il responsabile. Suscitano ancora più scalpore le registrazioni emerse secondo cui la USDA fosse pienamente a conoscenza della minaccia di questo tipo di pesticida, non solo sulle api ma anche sugli esseri umani.

Notizia di due mesi rilasciata dalla stessa USDA svela che l’insetticida tossico usato sulle piante non costituisce un pericolo solo per il sistema nervoso centrale degli insetti, ma anche per quello degli uomini.

L’imidacloprid, uno dei pesticidi della famiglia dei neonicotinoidi introdotto più di 15 anni fa, è responsabile della Sindrome dello Spopolamento degli Alveari ( Colony Collapse Disorder -CCD), un fenomeno recentemente osservato, grazie ad uno studio condotto dai ricercatori della Harvard School of Public Health degli USA, nel quale le api abbandonano in massa i loro alveari.

Lo studio, diramato dal Bollettino di Insettologia (The Bulletin of Insectology), fornisce “evidenze comprovate” del legame tra l’ imidacloprid e la sindrome di abbandono degli alveari (CCD), affermano gli autori, guidati da Alex Lu, professore associato di biologia ambientale nel Dipartimento di Salute Ambientale della scuola. Seguono altri due ampi studi, dalla Gran Bretagna e dalla Francia, pubblicati la scorsa settimana sulla rivista Science, i quali suggeriscono fortemente il legame tra i neonicotinoidi e il declino in Europa e negli USA del numero delle api e di altri insetti facenti parte del processo di impollinazione.

I neonicotinoids, che attaccano il Sistema nervosa centrale degli insetti, sono considerati pericolosi per le specie perché sono “sistemici”, ovvero non si limitano a restare sulla superficie di una pianta, ma attaccano ogni parte di essa, inclusi polline e nettare, dove poi vengono ingeriti direttamente dalle api o dagli altri insetti da impollinazione.

Per ben due volte in tre anni è stato chiesto al Governo, sulla base di queste evidenze, di sospendere l’uso dei pesticidi di nuova generazione, almeno finché non dovesse essere provato il contrario, che essi non siano così estremamente dannosi per api ed insetti.

La prima occasione fu nel 2009, richiesta mossa da una coalizione di gruppi ambientalisti capeggiata da Buglife, associazione per il mantenimento della conservazione di invertebrati; la seconda fu nel 2011 da parte di Labour MP Martin Caton, dopo la divulgazione di documenti in cui autorevoli scienziati americani confermavano il legame dannoso. In ogni occasione la richiesta u ignorata dal Dipartimento dell’Ambiente, Cibo e Affari Rurali.

Le barbabietole da zucchero create dalla gigantesca corporation Monsanto Company, azienda leader nel mercato del cibo geneticamente modificato, costituiscono circa la metà dell’approvvigionamento di zucchero dell’intera nazione. L’approvazione a queste barbabietole fu inizialmente data nel 2005, concedendo alla Monsanto il diritto di piantare barbabietole da zucchero geneticamente modificate in modo da far fronte all’uso dei pesticidi commercializzati come Roundup. L’ente responsabile di questa approvazione?

La USDA. Sfortunatamente, la USDA non ha condotto uno studio approfondito sui raccolti biotecnologici, dando così la sua approvazione scandalosamente illegale. Per complicare ancora di più le cose, la USDA ha rilasciato permessi che concedevano all’ azienda di piantare delle piantine che avrebbero poi prodotto i semi per i futuri raccolti di barbabietole da zucchero. Il giudice White, giudice federale che reputò questa approvazione illegale, ordinò che le piantine venissero immediatamente rimosse. L’immunità che queste bietole da zucchero posseggono contro il danno dei pesticida, non è presente in nessun’altra pianta, né tantomeno negli esseri umani. Con un eccessivo uso di erbicidi il risultato è più organismi avvelenati che consumano le bietole da zucchero e queste ultime si ammalano. In più, le colture convenzionali ed organiche sono soggette alla contaminazione di un eccesso di pesticidi..

Se credete che la mancanza di controlli sulle colture OGM della Monsanto era tremenda prima, preparatevi adesso a ricevere la batosta dell’ultima dichiarazione della USDA. Nonostante la connessione tra i danni organici e le mutazioni genetiche degli insetti, la USDA afferma che sta provvedendo a cambiare le regole così che le aziende produttrici di semi geneticamente modificati, come la Monsanto, riceveranno controlli regolatori più veloci. Con queste esaminazioni più veloci, ci sarà perfino meno tempo speso per la valutazione dei potenziali rischi. Perché? Perché la Monsanto sta subendo una perdita di vendite dovuta ai termini di approvazione più lunghi.

I cambiamenti sono entrati in vigore a Marzo quando sono stati registrai nel Registro Federale. Lo scopo della USDA è quello di dimezzare la tempistica di accettazione per le colture OGM in modo da implementarli velocemente nell’approvvigionamento globale del cibo. Al momento il processo USDA dura molto più di quanto loro vorrebbero, questo è dovuto all’ ‘interesse pubblico, sfide legali, e le sfide associate con l’avvento degli standard nazionali del cibo organico‘ così affermato dall’amministratore delegato della USDA Michael Gregoire.

Questo è solo un piccolo frammento raccolto dalla lista della USDA che sembra mettere in pericolo la vita su questo pianeta con la sua totale non curanza di ciò che è stato creato per proteggere. Le notizie e i documenti riportati in questo articolo possono realmente essere solo la punta di un iceberg. Il documento rilasciato recentemente in cui si rivela il declino delle api è vecchio di due anni, e certamente non sarà l’ultimo a venir fuori. È solo una questione di tempo prima che i documenti più segreti possano mettere alla luce la mancanza di vergogna e di rispetto alla vita della USDA. La USDA non ha avuto problemi ad ammettere apertamente queste affermazioni in quanto l’attenzione dei media è stata del tutto assente. Spetta dunque al giornalismo d’inchiesta scoprire questi documenti e portare la futura investigazione alla caccia di molte altre corruzioni della USDA.

Fonte: http://chemicalskyfall.com/usda-admits-exterminating-birds-crops-and-bees/

Traduzione a cura di Claudia Gianquinto

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