Non ti manca la persona ma l’idea che ti sei fatto di quella persona

Una delle motivazioni per le quali ci innamoriamo è perché costruiamo l’immagine della persona amata come vorremmo che fosse e non come è realmente. In altre parole, come viene spiegato nell’articolo del EliteDaily.com, non apprezziamo veramente qualcuno in quanto individuo, ma in base a ciò che pensiamo di lui in un dato momento.
Questo ci porta anche a rivalutare la mancanza che sentiamo quando questa persona non è presente oppure quando il rapporto finisce. Non ci manca l’individuo in sé, ma come ci sentivamo quando eravamo insieme, ci manca la persona che abbiamo costruito e idealizzato. Questa sembra una visione un po’ materialistica dell’amore, che distrugge il romanticismo, Possibile. Ma non è forse vero che le persone hanno il vizio di giudicare? Fa parte del nostro dna, è una cosa che non possiamo cambiare. Giudicando, andiamo a creare un insieme di credenze intorno alla persona e in base alla crescita del rapporto le modifichiamo.
Capita però a volte che le nostre interpretazioni riguardo a quella persona siano errate. Ci innamoriamo della persona che credavamo di conoscere, ma non ci preoccupiamo di comprendere se quella persona esiste realmente o è solo frutto di nostre proiezioni.
Allo stesso tempo quando ha fine una relazione, cominciamo con l’interpretare i ricordi, modificandoli nel momento stesso in cui li focalizziamo. Per essere più chiari li idealizziamo.
Ci piace concentrarci sul modo in cui qualcuno ci ha fatto sentire piuttosto che sul modo in cui lui o lei ha agito nei nostri confronti, come ci ha trattato. In questo modo, ci focalizziamo su quelle forti emozioni piacevoli e permettiamo loro di offuscare tutta la nostra memoria. A volte si hanno tutte le ragioni per perdere qualcuno. Purtroppo, è altrettanto probabile che sia vero l’opposto.
A volte non ci manca la persona, ma l’idea che ci siamo fatti di lei.
Ci hanno trattato male, ma riusciamo a ricordare solo i momenti belli.
Ti manca avere qualcuno nella tua vita, questo è più che comprensibile.  Alla gente non piace vivere la solitudine. Alcuni di noi ci riescono molto meglio di altri, ma si tratta sempre di necessità. Nessuno sceglie di essere completamente solo. Certo, a tutti noi piace essere soli a volte, ma non deve essere una costante.
Per questo motivo bisognerebbe vergognarsi di se stessi se sentiamo la mancanza di persone che ci hanno trattato male e che in qualche modo ci hanno fatto soffrire. Queste persone possono essere state incredibilmente piacevoli nelle occasioni speciali, ma la vita non è fatta solo di occasioni speciali.

Se ti manca qualcuno che ti ha fatto male in modo costante, allora hai bisogno di fare un passo indietro e prenderti del tempo per riprendere contatto con la realtà.

Ti manca solo quando sei solo.
In realtà c’è un modo molto semplice per distinguere il vero amore e tutto quello che confondiamo con esso. La gente del proprio passato manca quando ci si sente soli o tristi. Tutti sono alla ricerca nel proprio passato di qualcuno a cui appoggiarsi quando hanno bisogno, ma non trovano nessuno a cui rivolgersi.
Questo non è amore. Quando la vita è difficile, non desideriamo mai essere soli perché avere qualcuno vicino renderebbe le cose più semplici.
Questo non è vero amore. E’ la solitudine che prende spazio nella nostra immaginazione e ci fa soffermare su un’interpretazione dei ricordi e non sulla realtà.
Se ti sembra di sentire la mancanza di qualcuno solo nei tempi bui, non lasciarti ingannare perché non è realmente lui che ti manca. D’altra parte, se ti manca qualcuno anche nei momenti più felici, allora è diverso.
Se guardi la tua vita e ti senti felice e la prima cosa che viene in mente è: “Se solo lui/lei fosse qui per condividere tutto questo con me…”, allora c’è una motivazione valida: ami questa persona.
Non senti la mancanza della persona con cui stavi, ma senti la mancanza della persona che eri quando stavi con lui/lei.
Quando ricordiamo le persone con cui siamo stati, le esperienze che abbiamo vissuto insieme, i sentimenti che abbiamo provato, i ricordi che abbiamo creato… Non stiamo tanto pensando alla persona con cui stavamo, ma piuttosto alla persona che eravamo quando stavamo con lui/lei.
Le persone sono egocentriche. Fa parte della nostra natura. Questo non dovrebbe essere evitato, ma dovrebbe essere abbracciato, compreso ed anche un po’ meglio controllato. Noi non ricordiamo la persona che una volta abbiamo amato, perché non è possibile. Non interagiamo mai direttamente con le persone; interagiamo con l’interpretazione che ne abbiamo.
E le nostre interpretazioni sono molto malleabili. Le ripeschiamo e andiamo ad apportarne modifiche. Le persone sono capaci di amare lo stesso individuo per sempre. Siamo in grado di sentire la sua mancanza e di comprendere ciò che siamo riusciti a perdere. Eppure, raramente è questa la verità.
Molto spesso infatti, ci focalizziamo e ci sfianchiamo emotivamente per persone che non meritano la nostra attenzione. Bisogna imparare a distinguere.

Fonte: http://www.huffingtonpost.it/

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