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La Vitamina D è 800 volte più efficace dei vaccini

Forse non tutti sanno che esiste una sostanza capace di prevenire l’ influenza ed è molto più efficace dei vaccini. Questa notizia dovrebbe essere di pubblico dominio e “pubblicizzata”, perché il compito della sanità dovrebbe essere quello di proteggere bambini e adulti per mantenere la salute, ma purtroppo sappiamo che la realtà non come dovrebbe essere.

VITAMINA-D-influenza

Una ricerca scientifica curata dal dr. Mitsuyoshi Urashima presso la Divisione di Epidemiologia Molecolare nel Dipartimento di Pediatria presso la Università di Medicina di Minato-ku a Tokyo, ha rilevato come la vitamina D sia estremamente efficace nel prevenire la comune influenza nei bambini. Lo studio è stato pubblicato nel marzo 2010 dal Journal of Clinical Nutrition.

L’ esperimento ha coinvolto 334 bambini, a metà dei quali sono stati somministrati 1.200 IU al giorno di vitamina D3, e alla altra metà un semplice placebo. Questo accurato studio è stato svolto seguendo scrupolosamente tutti gli standard scientifici più rigidi.

I risultati hanno proclamato che mentre 31 dei 167 bambini facenti parte del gruppo “placebo” hanno contratto la influenza durante i quattro mesi nei quali è proseguito lo studio, solo 18 dei 168 bambini del gruppo “vitamina D” la ha contratta. Questo significa che la vitamina D è stata responsabile di una riduzione assoluta di quasi l’8 per cento.

Secondo i più recenti dati scientifici, solo l’ 1 per cento riscontra riduzioni dei sintomi dell’ influenza”!

Questo significa che la vitamina D sembra essere 800 volte più efficace rispetto ai vaccini per prevenire le infezioni influenzali nei bambini.

Altro interessante risultato è che per tutti i bambini ai quali in passato prima della ricerca era già stata somministrata vitamina D da parte dei genitori, i risultati sono stati ancora maggiori, in quanto in tali soggetti la vitamina D ha ridotto il rischio di influenza di ben quasi due terzi!

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In altre parole, più di sei bambini su dieci che normalmente avrebbero contratto la influenza sono risultati protetti dalla vitamina D.

RISULTATI: Riduzione dell’ asma

Lo studio ha evidenziato come la vitamina D abbia fortemente represso i sintomi da asma bronchiale. Su 12 bambini con precedenti diagnosi di asma, nel gruppo “vitamina D”, solo 2 hanno manifestato tali sintomi.

Nonostante i risultati scientifici che avvalorano l’ uso della vitamina D quest’ ultima purtroppo non viene prescritta e viene considerata ancora un integratore.

L’ uso della vitamina D potrebbe far risparmiare miliardi di dollari in America, e ridurre i costi di assistenza domiciliare, nessuno vuole concedere supporto scientifico alla vitamina D dal momento che alle aziende farmaceutiche non sarebbe concesso di brevettare una vitamina. Essa è inoltre ha un impatto economico decisamente basso.

Il Dr. John Oxford, professore di virologia al Queen Mary School of Medicine di Londra, la cui reazione allo studio descritto in questo articolo è stata: (cito le sue precise parole)

Questo è uno studio attendibile. Ogni scienziato può constatarlo. Esiste ormai uno sfondo scientifico sempre più solido che rende la storia di vitamina D molto credibile. Ma questo studio dovrà essere replicato. Se i rusultati saranno confermati potremmo pensare di prescrivere la vitamina D unitamente ai vaccini.” Lascio a voi i commenti!

(http://www.timesonline.co.uk/tol/news/uk/scotland/article7061778.ece)

Questa presa di posizione da parte della sanità viene riscontrata anche in campo oncologico in merito alle erbe anti-cancro e ad altre sostanze nutritive. Ogni volta che si riscontra una reale utilità di tali sostanze anti-business, viene subito smentito affermando che queste “sostanze” potrebbero essere utili se somministrate al paziente dopo la chemioterapia, ma ovviamente, MAI in sostituzione di quest’ ultima!

Per questo dobbiamo ringraziare la pubblicazione del Journal of Clinical Nutrition, il quale ha accettato la pubblicazione di questo documento da parte Mitsuyoshi Urashima. Ci tengo a precisare che la maggior parte delle riviste mediche non avrebbero osato pubblicarlo proprio perché mette in discussione lo status quo relativo a vaccini ed influenza.

Del resto, come ben sappiamo, le riviste mediche sono in gran parte finanziate dalla industrie farmaceutiche. E la grande Lobby non vuole accordare alcuna credibilità agli studi sulle vitamine, indipendentemente dal loro valore scientifico.

Un grazie a Federica per la collaborazione

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