Nasce il primo ospedale di medicina alternativa: “Un grande passo avanti per la nostra salute”!
E’ nato nella regione della Toscana il primo ospedale di medicina alternativa. La Regione ha infatti stanziato nei mesi scorsi 100.000 euro per la realizzazione del primo ospedale di medicina integrata.
Per questo fine è stato scelto l’Ospedale Petruccioli di Pitigliano, in provincia di Grosseto, dove ci si può curare con agopuntura, fitoterapia, omeopatia e medicina tradizionale cinese insieme alla medicina classica.
Fabio Roggiolani, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale ha dichiarato: “Finisce una guerra tra la medicina classica e le medicine complementari, che ha causato vittime solo tra i pazienti”.
L’Ospedale sta avendo una graduale trasformazione con l’inserimento di assistenti ospedalieri esperti nelle medicine complementari. I pazienti hanno la possibilità di scegliere, sia in corsia che nei servizi ambulatoriali, tra la medicina tradizionale e quella alternativa. Cosa molto importante, tutti avranno la possibilità di raccogliere le evidenze scientifiche di efficacia terapeutica delle medicine complementari e delle discipline bionaturali consultando i testi della biblioteca-Internet.
Questo accordo terapeutico è nato dopo tre anni di impegno. Un accordo tra politica, strutture sanitarie e società civile, al quale Pitigliano ha risposto in modo impeccabile.
Da inizio di quest’anno, uno staff di medici qualificati ha formato una equipe complessa in grado di assicurare una straordinaria possibilità di cura ed efficaci soluzioni a svariate patologie. Non si sottrae nessuna cura, semmai si aggiungono possibilità terapeutiche.
Fin dalla nascita di questa realtà, Roggiolani ha espresso la convinzione che la struttura sarebbe risultata attrattiva per pazienti provenienti da tutta Italia e che la nuova formula dell’ospedale di medicina integrata avrebbe portato anche una rete sul territorio, con la possibilità di utilizzo dei centri termali di Sorano e Saturnia e con l’avvio del primo Master di Medicina Integrata all’Università di Siena, che è iniziato lo scorso gennaio, per dare una formazione teorico-pratica a laureati in medicina, farmacia, veterinaria e odontoiatria.
Molti sono stati i consensi per l’integrazione della medicina alternativa a quella tradizionale: la Toscana ha saputo unire Università e ospedale per ricondurre omeopatia, fitoterapia, agopuntura nel posto che gli è dovuto nell’ambito della medicina.
In tutto il mondo sono presenti strutture ospedaliere e cliniche universitarie che offrono prestazioni di medicina complementare a fianco della medicina classica, in oriente come in occidente. Lo scopo di Pitigliano è anche quello di avviare sperimentazioni utili a misurare l’efficacia di queste medicine in termini di miglioramento della qualità della vita e di miglioramento della salute dei pazienti/cittadini, in particolar modo di quelli affetti da malattie croniche, chiamate così proprio perché inguaribili con la sola medicina convenzionale. Agopuntura, omeopatia e fitoterapia sono state riconosciute medicine complementari.
Scelta di terapia: Nel centro l’omeopatia ed agopuntura vengono praticate con la medicina tradizionale, sia in ambulatorio che per i pazienti ricoverati. I pazienti che vengono ricoverati, in accordo con i medici ospedalieri che li seguono, possono decidere se seguire solo la terapia tradizionale o integrarla con le medicine complementari, praticate sulla base di “un approccio interdisciplinare, diagnostico e terapeutico, finalizzato alla scelta terapeutica più appropriata ed efficace in termini di qualità della vita, benessere e salute”, come viene riportato nel progetto costitutivo del centro.
Quali sono le malattie: E’ possibile rivolgersi alla struttura di Pitigliano per il trattamento di malattie reumatiche croniche, per gli esiti di traumi e di ictus, la riabilitazione ortopedica e neurologica, la cura della psoriasi e per le dermatiti allergiche, per l’asma e l’insufficienza respiratoria, per le patologie gastrointestinali, per contenere gli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia in oncologia e nella terapia del dolore cronico e nelle cure palliative. Una visita specialistica può essere prenotata direttamente dal cittadino, anche senza richiesta medica, attraverso il sistema di prenotazione Cup (Centro Unico di Prenotazione).
La legislazione. Una legge regionale (la n. 9 del 2007) garantisce il principio della libertà di scelta terapeutica del paziente e la libertà di cura del medico, e tutela l’esercizio delle medicine complementari. In particolare, la legge riconosce omeopatia, agopuntura e fitoterapia come parte integrante del Servizio sanitario regionale. In base alla legge, gli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, dei veterinari e dei farmacisti istituiscono elenchi di professionisti che esercitano le medicine complementari e rilasciano una specifica certificazione sul possesso dei requisiti.
La legge istituisce anche una commissione per la formazione nelle medicine complementari.
Fonte articolo: http://www.generazionebio.com/notizie/175-il-primo-ospedale-di-medicina-alternativa.html
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